Il Kilt: origini e tradizioni
RIPERCORRIAMO LA STORIA DEL KILT, UNO DEI SIMBOLI PIU’ FAMOSI DELLA TRADIZIONE SCOZZESE

di Rossella Pichichero
Ultimi articoli
- Slow thinking, Fast thinking
- Healing as Killing
- Wu Flu and “Le conseguenze dell’amore”
- Un teatro in remoto – creare uno spazio dove si impara.
- One page at a time
- San Valentino: I found my love at The British School!
- Volete sapere come è nata la British School di Pisa?
- How has the Internet changed our lives since 1991?

Nel corso del ‘600 quando si interruppero i legami con l’Irlanda, alla leine si aggiunse un mantello, o per meglio dire un plaid, che veniva ben stretto in vita da una alta cintura di cuoio detta breacan. Questo tipo di abbigliamento risultava particolarmente comodo per gli scozzesi in quanto erano liberi di poter “saltabeccare tra le rocce e le paludi”.
La storia del kilt ha origini a metà del 1700, quando il quacchero inglese Thomas Rawlinson del Lancashire, che controllava una vasta reti di fornaci e fonderie nelle Highlands, insieme al collega scozzese Ian MacDonnel, impiegarono una centinaia di Highlanders per abbattere gli alberi e far funzionare le fornaci. I due colleghi notarono che il breacon e il leine, non erano affatto adatti per tagliare la legna e trasportare sulle spalle i grossi tronchi e quindi pensarono di separare la sottana dal mantello, trasformandola in un capo a sé stante con delle pieghe già cucite per renderlo un capo più comodo.
Il risultato fu il philibeg o “piccolo kilt”. Indossato in seguito anche dagli stessi Rawlinson e MacDonnel incominciò a fare tendenza e a essere indossato non solo dagli operai, ma anche dai capi clan.
La conferma definitiva dell’uso ufficiale del kilt si ha nel 1822, quando il re George IV fa visita a Edimburgo. La ditta Wilson crea una serie di tartan per differenziare i vari clan e all’arrivo del Re tutti i membri dei clan esibiscono il loro tartan. Possiamo quindi concludere che il kilt è un costume assolutamente moderno, inventato dal quacchero inglese Mr. Thomas Rawlinson a metà del ‘700.

Tra i più famosi clan scozzesi vanno citati: i Macdonald, MacNeil, McKenzie, McGowan, Ramsey, Stuart, dei quali i baluardi sono anche spesso orgogliosamente esposti nei pub di Edimburgo o di Glasgow.
Per i più curiosi in materia di folklore scozzese, vi invitiamo a leggere The Costume of the Clans , opera straordinaria scritta da John Sobieski Stuart e suo fratello Charles Edward Stuart in cui vengono descritte le varie tradizioni scozzesi incluso l’uso del kilt.
Condividi l'articolo
